E da qui: il gioco della felicità

Quello che vi sto per proporre non è uno tra i miei cantanti “storici” preferiti, ma la sua canzone vale la pena di essere ascoltata. Se non altro perché mi ha costretto a riprendere in mano la chitarra dopo decenni e con una cisti tendinea al polso sinistro: vi assicuro che Nek deve essere stato molto convincente sia con le parole che con la musica.

Sarà che l’ho strimpellata qualche giorno fa per cantare coi miei figli e questo le dà un grande valore aggiunto; sarà che l’artista l’ha composta nell’anno della mia “ripresa” (il 2010) e in quel periodo ero assetata di sentimenti positivi e piena di buoni propositi; sarà che mi dà la carica ogni volta che la riascolto, dimenticandomi della sua forza dirompente – data anche dalla grande estensione vocale del cantante – sono tanti i motivi per cui penso sia un bel regalo da farvi.
Il principale è che questa canzone è un “elenco delle cose belle della vita”, quelle piccole a cui magari non si presta attenzione, che si ritengono un di più rispetto al corri-corri quotidiano; quelle cose che scaldano il cuore e danno la forza per ricominciare o quantomeno di far voltare lo sguardo verso l’alto, quando per troppo a lungo lo si è tenuto rivolto a terra.

Perché è la vita la cosa più bella che abbiamo, il bene più prezioso.
Lo dice anche Madre Teresa nella parte finale e meno conosciuta del suo “Inno alla vita”: 

“Amala seppure non ti dà ciò che potrebbe, amala anche se non è come la vorresti. Amala ogni volta che nasci ed ogni volta che stai per morire. Ma non amare mai senza amore. Non vivere mai senza vita!”

Ognuno magari ha il suo “elenco delle cose belle” nel cuore, la mia pole-position potrebbe non essere quella di altri ma devo dire che il cantante si è impegnato per abbracciare una casistica abbastanza ampia da poter solleticare la “pelle d’oca” di quasi tutti (magari le donne) o quantomeno dare uno spunto di riflessione.
Un po’ come il “gioco della felicità” di Pollyanna: “Nella Sacra Bibbia sta scritto che dobbiamo gioire e trarre piacere dalle piccole cose almeno 800 volte; questo significa che Dio vuole che siamo sempre lieti e felici nella vita”. E’ un gioco che allena la mente e il cuore a vedere sempre il positivo anche nel negativo… Sembrano trucchetti banali e infantili ma sono questi che aiutano a vedere la luce anche dove non c’è, proprio perché risvegliano il bambino che è in noi.

Da qui, come dice Nek, cioè da queste piccole cose e sin d’ora tu che ascolti, che leggi, puoi tornare a sorridere, a scoprire il lato bello e gioioso della vita: la musica, i libri, i viaggi, un abbraccio, tuo figlio che ride ma soprattutto “aiutare qualcuno a sentirsi migliore” e “sognare di vivere meglio, tentare di farlo sul serio per non consumare nemmeno un secondo” sono le frasi che mi colpiscono di più della canzone e che mi aiutano ogni giorno a rendermi conto che sono viva anche “a dispetto del tempo” che passa.

Di certo adesso per me suonare questa canzone per un pubblico molto meno vasto e competente di quello per cui lo facevo in passato, è tra i primi posti dell’elenco perché scalda il mio e il cuore di quei due esserini che non sapevano nemmeno dell’esistenza della mia bellissima chitarra bianca con fiori in ebano e che hanno spalancato la bocca di fronte a questa sottospecie di capacità materna mai rivelata. Grande forza della musica!
Buon ascolto!

14 pensieri su “E da qui: il gioco della felicità”

  1. “…scalda il mio e il cuore di quei due esserini che non sapevano nemmeno dell’esistenza della mia bellissima chitarra bianca con fiori in ebano e che hanno spalancato la bocca di fronte a questa sottospecie di capacità materna mai rivelata.”
    Ahaha…quante sono le risorse di una madre!!! E quanto è bello lo stupore dei bambini davanti alle piccole e grandi novità: quello che a noi appare scontato, a volte per loro è qualcosa di immenso. E sanno farti vedere tutto più bello e meno banale…
    Bella la canzone, molto le parole, e anche le parole di Pollyanna…se tutti apprezzassimo di più la vita e le cose belle di essa e aiutassimo a vivere meglio chi ci sta accanto, il mondo sarebbe veramente migliore. La frase è banale ma stO sperimentando proprio questo ultimamente: non guardare troppo le cose che non vanno aprendomi più agli altri, mi sta dando una felicità che solo chi l’ha sperimentato può capire…
    BUONA VITA A TUTTI

      1. ah…non ci avevo fatto caso..
        Le cose belle per me? Potrei starci fino a domani!!!
        Cmq:
        – la fede
        – il marito e il matrimonio
        – i bambini in generale
        – i nipoti e la famiglia
        – gli amici
        – dipingere e restaurare
        – cantare e recitare
        – le coccole
        – un abbraccio
        – il sorriso
        – aiutare chi ne ha bisogno
        – le chiacchiere tra amiche (anzi, le confidenze tra amiche e il mutuo soccorso tra loro)
        – le cene e le feste in compagnia
        – gli animali e la natura
        – il natale con l’albero, il camino acceso, un buon libro e il gatto sulle tue gambe che fa le fusa
        – La pastasciutta, la porchetta, i dolci….mangiare insomma!
        – ……….e tanto altro!!!

        1. Non ci avevi fatto caso? La canzone è l’elenco delle cose belle e io ne ho indicate alcune, vi invito a fare il vostro! Tu hai parlato anche di cose più elevate e meno materiali come la fede, che forse non è una cosa ma un sentimento, un legame con un essere trascendente… E nemmeno il marito è una cosa..
          Comunque, ora, vedi di non mangiare tanta pasta, porchetta e dolci, eh? 🙂

  2. Quanto mi piace questa canzone!
    L’ho ascoltata molte volte nel 2010,durante un viaggio tanto desiderato quanto felice!
    E’ proprio vero:la vita e’ la cosa piu’ bella che ho, e darla per scontata e’ davvero sciocco.
    Ognuno di noi ha a che fare purtroppo con cose negative ma dimenticare quelle positive e’ un grave errore.
    Vivere la Vita significa per me anche e soprattutto viverla insieme agli altri,alla famiglia,agli amici,alla persona amata.Vorrei riuscire a coltivare sempre questi rapporti avendone profonda cura,ricordando che sono stata fortunata ad avere accanto tante persone speciali.Grazie.Sunrise

    1. E’ davvero molto bella la canzone: profonda e piena di significato e allo stesso tempo rilassante e “canticchievole”, resta in testa, insomma.
      Avere cura dei rapporti, come tu dici cara Sunrise, è bellissimo ma allo stesso tempo difficile e richiede un grande impegno: la vita di tutti i giorni ci porta a fare tante cose e a non fermarci a riflettere su quello che vale, appunto i legami che valgono. A volte mi dico: “Ma è possibile che non riesca più a vedere quella persona?”. Si, è così, purtroppo gli impegni e gli eventi ci travolgono… Poi, senza pretendere nulla, alzo il telefono e la chiamo: anche solo parlarci, fare il primo passo una volta ancora, mi riapre il cuore. Basta poco, come dice Pollyanna.

  3. E’ vero purtroppo, siamo sempre di FRETTA e non riusciamo a goderci le cose belle della vita e forse quando ci piacerebbe goderle queste belle cose non ci saranno più. Solo allora ci accorgeremo di quanto tempo sprecato.

      1. una mia chicca?? direi che è la canzone “per te” di jovanotti.. lui la scrisse quando nacque sua figlia.. ogni volta che la sento mi ricorda che tutto quello che esiste è qui per noi per un motivo e noi il più delle volte non lo notiamo nemmeno.. ogni tanto fa bene riaprire gli occhi e guardare le cose come se le vedessimo per la prima volta, è come riazzerare la propria vita e dire “ora si ricomincia con un’ottica tutta nuova”.. 😉

        http://www.youtube.com/watch?v=eJetnmKKSbs

        1. Bella si, la canzone di Jovanotti! Grazie!
          Tutto quello che può aiutarci a ritrovare le cose belle della vita è ben gradito: un video dolcissimo di due genitori in attesa, e vedere quanto si torna bambini nell’accogliere i nostri di bambini ha un so che di magico…
          La frase che mi colpisce di più è quella in cui Jovanotti dice alla figlia: “E’ per te la penna dei poeti”, sarebbe davvero un bel regalo per le nostre creature donare la poesia, la letteratura, quella che aiuta a vivere! E anche: “E’ per te il dubbio e la certezza”, la vita spesso è dubbio ma l’amore dei grandi può aiutare i piccoli a colorire questo dubbio.
          Grazie ancora, willow!

  4. é vero la vita rimane la cosa più bella che abbiamo,anche quando perdi un affetto caro come a me in questi giorni, le lacrime che versi per Sara perchè la sua vita spezzata ancora in giovane età, abbia un senso che ancora non riesco ne a capire ne a vedere ma so che un dolore si trasforma sempre in amoree come ho detto al suo funerale un giorno ci rivedremo in quel luogo a cui tutti agognamo luogo di pace gioia e serenita dove non c’è più lamento ne lutto ne pianto e dove resteremo per l’eternità il pensiero di quel luogo mi fa star bene anche nel dolore che provo ora preghiamo perchè si realizzi tutto questo e la sua anima sia salvata

    1. Vedere anche nel lutto un qualcosa di positivo (in questo caso il rivederci in un luogo di pace e gioia), come stai facendo tu, Sergio, è la prova tangibile che hai tanta fede e la doni con amore agli altri, perché sperimentino la tua stessa forza.
      Grazie per la tua testimonianza e preghiamo per Sara e la sua famiglia.

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