Figli di un Dio Maggiore

PENSIERI SPARSI – dai quaderni – di UNA DONNA IN STANDBY

 16/09/2010
Attese, solo attese…
Aspettative, solo aspettative
Corse, solo corse…

19/09/2010
Disponibilità artificiale o illusoria.
Questo è ciò che mi circonda.

21/09/2010
Solitudine.
Freddo.
Sudore.
Distacco.
Rottura, non frattura.
Rottura del cuore già lacero.
Col gesso, forse, riattacco il malleolo.
Con cosa riparo il cuore ferito?
Il suo amore non c’è più.
Il Suo Amore nemmeno.
Aiuto: senza amore, Luisa non sa vivere.

22/09/2010
Sto per raggiungere il fondo. Non pian piano ma vorticosamente. (…)
Lotto ogni giorno per trovare un senso e, qualcuno, questo senso me lo fa perdere:
lo distrugge, lo dilapida, lo butta a mare.
M. Teresa dice: «Vai avanti anche quando tutti si aspettano che lasci perdere».
Ce la farò io, santa donna per qualcuno, io che santa non sono?
Aiutatemi dall’alto. Qualcuno, se c’è, che veglia su di me, lo faccia ora.

27/09/2010
Qualche luce qua e là per la ricerca di un’effimera felicità.
Poi di nuovo buio: tanti piccoli squarci di notte che inondano quei pochi squarci di luce.
«Dove sei? Perché non rispondi?
Vieni qui, dove ti nascondi?» diceva una bellissima canzone.

La canto, nel silenzio del mio cuore senza voce, sperando che tu la senta da lassù.
Volgi il tuo sguardo su di me. Abbassalo su questa foglia secca che mi trovo a essere.
«Cerco la tua voce», sì, la cerco. Ma non la sento, non ci riesco.
«Ho bisogno della tua presenza: è l’anima che cerca te!»
Ti cerco, raggiungimi dall’alto del tuo Cielo. Son sempre qui, non mi sposto.
Son sempre io, un po’ più malata e vuota ma son sempre io: quella che ti cantava a squarciagola, ti pregava a ogni ora, provava a lodarti con la sua vita.
E viveva per te. Era tutto effimero?
No, non ci credo, non voglio crederlo.
Tu sei la risposta a tutti i miei perché, tu lo sai e io lo so.
Son qui, ti aspetto.

02/10/2010
Avvolta nel caldo tepore di ottobre,
seduta col mio gesso sulla terrazza di casa, ho visto la vita:
quella vera, gratuita, giocosa e colorata.

Varie farfalle, di varie dimensioni e colori, volano tra i miei fiori
E dentro di me?! Dove sono i fiori?
Tutto è morto dentro e fuori di me.


02/10/2010
Vuota come una campana che non suona.
Barcollo per trovare, almeno, un equilibrio precario.
«Egoista! Pensi solo a te!» Qual è questo “te“?!
Io non lo trovo, non lo conosco.
Ditemelo voi, dall’alto della vostra Salute Mentale, cosa sia l’egoismo.
Voi, arroccati nelle vostre belle ville,
non avete sperimentato il buio dei miei anni.
L’avete conosciuto da vicino o da lontano
ma MAI toccato con mano.
Come me che l’ho vissuto da dentro,
che ho combattuto i miei demoni
senza sapere, se mai, li sconfiggerò.
Di sicuro, ci son sempre, più o meno latenti,
ma voi li conoscete?!
«Egoista!»
Sì, se egoismo significa pensare a me e ai miei figli
con la consapevolezza che da un minuto all’altro i demoni tornino,
sì, allora sono egoista. E voi, questi demoni, li riaccendete parlandomi così.

09/10/2010
È proprio vero, come mi ha detto qualcuno, che quando cominci a scrivere,
ti vengono continuamente in mente frasi da inserire. Nei momenti più impensati.
E che la scrittura ti prende e non vorresti smettere mai. Ti salva!

22/10/2010
Qualcosa si muove, fuori e dentro me.
Fuori, il piede senza gesso, comincia a muovere i primi passi.
Dentro, una flebile fiammella protesa verso l’alto,
si erge tra i rovi che l’avevano sepolta.
Speranza.
Forse non muore mai.
Anelito di vita.
Fuori e dentro me.


25/02/2011
Vorrei volare libera come una farfalla,
librarmi nell’aire, di fiore in fiore.
Fino a giungere al fiore più bello: GESÙ!

05/03/2011
«So che sei qui, in questo istante… »
Grazie, Signore Gesù, perché mi doni la Grazia di adorarti.
Solo tu, Gesù, parla. Io sono silenzio.
Solo tu, Gesù, scruta. Io sono vuoto.
Solo tu, Gesù, sei tutto. Io sono Nulla.

08/03/2011
Lei è lì. Domani la grande prova.
Te l’affido, Gesù. Tu solo puoi.
Tra le tue braccia, come bimba nel Padre,
custodiscila e proteggila dal male.
Io, in fervente preghiera con le mie azioni,
chiedo che si compia la Sua volontà.
Pronta a tutto, Gesù.
Per te, solo per te.

DSC_0781

 10/03/2011
Una rete d’amore, concretizzata in preghiera,
ha avvolto mia madre e la nostra famiglia.
Grazie, Signore Gesù: tutto a lode tua!

01/04/2011
Di nuovo in ospedale.
Di nuovo scojonata e incazzata.
Di nuovo lontano da tutti e dal Tutto.
Una merda. Una peccatrice. Niente più!
Nessuno da amare, tutti lontani.
Cioè: io lontana!

07/05/2011
(Appunti di un Convegno su “Editoria e salute mentale”)
«Alla scrittura si accede perché costretti». Proust.
La scrittura è la mia lettera di congedo dal mondo.
L’io deve sparire: l’autore deve scomparire dall’opera.
La scrittura è dialogo.
La scrittura può guarire.
Rispetto per chi scrive (in editoria)
Consapevolezza di sé per cambiare:
benessere psico-fisiologico tramite la scrittura.
10/05/2011
Che bello! Che gioia!
Ho conosciuto Morlacchi Editore! 🙂

16/08/2011
Ormai è certo. Scandito. Chiaro. Lampante.
Per quanto possa preoccuparmi di me stessa,agghindandomi,
il mio corpo è in totale disfacimento 
(per non dire decomposizione).
Amara certezza.

Amara consapevolezza.
Ma non posso piangermi addosso.
Basta rimpianti, auto-pietismi.
È la realtà, dura ma DA ACCETTARE.
Asciugo le lacrime e guardo avanti,
con i miei occhi azzurri che,
almeno quelli, resteranno tali per sempre.

16/08/2011
Il tumore non risparmia nessuno:
poveri, ricchi,
giovani, vecchi,
belli, brutti.
La dura faccia della malattia colpisce tutti,
il suo infido sguardo ne ha per tutti!
Di fronte a lei siam tutti uguali:
forse più che davanti a Dio e alla
Giustizia che non ha pari.

13/09/2011
Ali tarpate,
voli interrotti.
Niente più.

15/09/2011
Si prospetta un autunno-inverno
pieno di giri, corse…
Solo per voi, tesori miei!
E una prospettiva di miglioramento
della qualità della vita, all’orizzonte.
Si può ancora credere ai MIRACOLI?
Sì, forse no. Proviamo lo stesso, figli miei?
Vi amo, siete il tutto di questa mia vita folle.

LL=Luisa Lanari+farfalla=follia...
Bozzetto di Chiara Lanari

 FIGLI DEL LITIO

(Componimento del 19/01/2013, rivisitato in data odierna,
per tutti i figli del litio ma, ancora, figli di un Dio Maggiore).


Siam figli del litio,
l’abbiam preso in pancia,
nasciamo in anticipo, oppure in ritardo:
per noi non c’è scampo.

Problemi, attivismi,
insonnia, stranezze:

sin dall’infanzia
la vita è incertezze.

Curarsi si può?
Agire si può?
Cambiare si può?
Punire si può?

… Tutto questo non lo so… ma:
PREGARE si può!

Mi perdonerete se ho dato la precedenza a questo post, rispetto a quanto promesso prima. Questo blog è ancora mio, il tempo rimasto e la Speranza, in esso connessa, sono ancora miei. E, ringraziatemi: vi ho riportato solo qualcosa del 2010/2011 e inizio 2013, sempre per la mia innata incapacità di concisione  🙂

Dedico questa – pura poesia, in confronto alla mia – splendida canzone  che ascolto ininterrottamente, da quando è uscita, a tutte le stelle della mia vita che, ora, sono in Cielo (tre per tutte: la mia sorellina Luisa, Paolina e Teresa, ma l’elenco potrebbe continuare: donne eccezionali – qualcuna già Santa, Dio lo sa chi – che han dato la vita, davvero, per gli altri) e a tutte le little or big star che se ne andranno, per fare solo e ancora… la Sua Volontà.

10 pensieri su “Figli di un Dio Maggiore”

  1. “Oltre la notte,oltre l’invisibile,c’è un abisso di energia,
    quella forza che ci fa restare… Adesso… Qui.
    Ricordi bene questa canzone, vero?
    Anche se ci resta una debole voce o una piccola luce non
    dobbiamo mai perdere la Speranza poiché ogni notte buia può essere di nuovo illuminata… Anche da una piccola luce.
    Io di questi tuoi sparsi ne avrei letti anche molti altri.
    Un abbraccio
    Sunrise

  2. I tuoi non sono scritti o pensieri, ma autentiche poesie,tu sei poesia. Non mollare scrivi perché con i tuoi scritti emozioni, fai riflettere e doni gioia al cuore. Scopro anche che abbiamo gli stessi gusti musicali, grazie per il video e il bel canto di Giorgia. Come vedi bon sangue nun mente,sei forte cugi ti abbraccio ciao.

  3. Leggo e ti ascolto sempre nell’ombra… ma anche se tu non lo sai, perchè non mi espongo, i tuoi post aiutano me, come penso tanti altri ad affrontare le difficoltà (piccole rispetto a tanti altri) della vita; con le tue perle di saggezza incoraggi ogni volta noi più deboli ad essere forti, a reagire e a rialzarci in piedi.
    Grazie Luisa

  4. La vita è come un’altalena…si va su e poi giù, avanti e poi indietro. Qualcuno sta sull’altalena e qualcuno sotto spinge e vigila che chi è sull’altalena non cada.
    Poi ci si dà il cambio e ricomincia il giro….
    Come le curve delle tue iniziali tracciate dalla farfalla che si vede nel bozzetto: è tutto un giro e un lasciarsi trasportare ma se lo si fa con leggerezza come fa la farfalla non c’è da temere…c’è solo da andare avanti, appunto, sapendo che si andrà su e giù ma anche che la vita può scorrere con leggerezza se lo vogliamo anche noi (anche se non è facile.

  5. anche se non ci sentiamo mai..sei nel mio cuore….perchè chi combatte come te, non si può non amare…e si tifa spassionatamente per te, sperando che trovi salute, serenenità e felicità…te lo meriti
    Liliana

  6. Grazie a tutti!!
    Al di là di coraggio, invisibile, perle di saggezza, altalene, tifoserie varie e tutto quello che scriverete voi, Santa Giorgia – ancora non santa, come Chiara Corbella, ChiaraLuce, Chiara Lubich, ecc. – dice:
    “Porto livide troppe notti sotto gli occhi, mi lecco le ferite più invisibili, ma la vita cambia idea!
    E alla fine: DI TUTTO QUESTO NON E’ STATA COLPA MIA, NE HO LA CERTEZZA!”
    E io lo dico con lei, anche se FA MALE! 😀

    1. Una volta la cantavo, Giorgia, caro cugi.
      Cantavo Spagna pure (Il cerchio della vita, per esempio, ricordate, cari God’s tutti?! Guardava il Re leone, l’altro giorno Raffi e non ho proprio resistito a cantarla, né con la voce che con… ehm, qualche lacrimuccia 🙂 ) ma lei ha una tonalità più bassa di Giorgia, era più facile cantarla…

      Quanti brividi, quante emozioni cantando loro e anche Dio in:

      “Dal profondo di ogni cuore, un grazie sale a te, stella tra le stelle” (e si ritorna a Giorgia, Teresa, Paolina, Luisina, ecc.).
      “Tu quale raro fiore (CIAO FIORELLA!) nella gioia vera, portavi…”
      (ricordi, Hotel Sunrise, vicino a Itaca Roma?! E tu canti anche l’Avemaria di Schubert che, qualcuno dice, non essere nemmeno liturgica! Abbassate la tonalità, laggiù verso FORTEBRACCIO? Non mi ricordo se tu, dolce “A”, me lo dicesti con una bella ceramica con farfalle…)

      (qui ci andava la foto del barattolo del rosmarino, ma proprio non riesco a metterla, anche se l’avevo già caricata per un post… scusa – opss – é vero non si dice)

      Cantavo di tutto ma in realtà ero tra SOPRANO e CONTRALTO (ha detto Volpini) e, facendo il soprano sempre-sempre, ora non sono più manco contralto 😀 Lode a Gesù che umilia, quando serve! W la Verità che vi farà liberi!

      E tu, caro Brus che canti davvero, ricordi tutto questo popò di roba?!
      I love you, come diresti in “The Great Hoax”!

      La verità più importante come scrivo nel mio libro a pag. 136 (se qualcuno non ha ristampato diversamente nel frattempo):

      “Chi canta prega due volte” dice S. Agostino nella sua “Esposizione sui salmi”.

      E basta, ora, parlare di canto, sennò finisco la penna verde di Paolina (che non ritrovo) invece delle sole corde vocali/tiroide/ecc. 😀

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *