Articoli taggati con Disturbo bipolare
Ansia
2 gennaio 2014 | Inserito da Luisa Lanari under dolore, solitudine, speranza |
Comincio scherzosamente questo tema per ridurne l’impatto interiore, almeno dentro di me.
L’ansia ha un doppio aspetto. Può essere positiva, come quando si deve affrontare un esame all’università o un qualsiasi evento lavorativo o di altro genere: c’è quell’apprensione, quell’inquietudine, miste ad adrenalina, necessarie a sostenere quell’episodio importante. Wikipedia parla di un livello di attivazione ottimale dell’ansia inevitabile per completare al meglio l’incarico assegnato: ma se questo livello eccede quello ottimale, il risultato è un declino della performance. (more…)
Autunno romano… con Itaca!
16 ottobre 2013 | Inserito da Luisa Lanari under amicizia, amore, blog, chi ne ha più ne metta, cultura, disturbo bipolare, editing, emozioni, famiglia, fede, gioia, grazie, libro, positivo, preghiera, rapporto madre/figlio, scrittura, speranza, tecnologia, tempo |
[Premesso che (come si scrive nei documenti al lavoro): non sono “flippata” del tutto, ho solo fame: con questo post (si scrive inclinato, visto che è un termine inglese? Forse no, ormai è di uso corrente anche in italiano) mi son divertita un mondo! La scrittura è catarsi e serve anche a questo! Grazie Gesù, la Speranza non morirà mai! Se tu, che leggi ora, arriverai in fondo, ringrazialo con me, della gioia che ho nel cuore! Devo prendere le cose più alla leggera, è il consiglio che mi danno tutti e con questo post… mi sono sbizzarrita! 🙂 Affari tuoi! Oddio, un altro promemoria, che sarà? La lavatrice che ti sei scordata di stendere stamattina, Volpini o la Novena da recitare? No, per quella, ancora è presto, Luisa! Dai, che si sta per svegliare Raffi e poi devi riprendere: c’è Ale da riprendere alle 17.00 al catechismo – mamma taxi, NdR.! Ho bisogno di un coffe… ho preso il brufen per il dolore all’orecchio e mi dà sonnolenza; chissà se domani che sono in ferie riesco a fare un po’ di sano shopping – non compulsivo –con mia mamma, se è guarita…]
(Ora torno un po’ seria)
Si possono descrivere in sole poche righe:
1) una stagione “particolare” come l’autunno – con le sue foglie incerte, i suoi repentini cambi climatici – dopo aver trascorso, anche solo due dei suoi giorni, in una città altrettanto “stra-ordinaria” come Roma che continua a sorprendermi, anche con un bel regalo: il vero autunno romano (così mi augurava una cara amica perugina trapiantata nella capitale, incontrandomi – anche se per poco meno di mezz’ora – contro ogni previsione), con poca pioggia e tanto caldo sole? Ci sono stata per la presentazione del mio libro, giovedì scorso (per admin: bisogna toglierla dalle news! Ormai è andata, purtroppo! Anche se ripartirei subito per la mia… Itaca!) e da turista venerdì, accompagnata da un’angelo (femminile, con apostrofo, anche se dice che gli angeli non hanno sesso) e dal mio mitico zio romano.
2) le emozioni provate stando a contatto con soci, volontari, staff e chiunque ruota intorno (soprattutto familiari) a un’associazione – Progetto Itaca Roma, presente in molte regioni italiane – che vive:
(…) con lo scopo di attivare iniziative e progetti gratuiti di prevenzione, solidarietà, supporto e riabilitazione rivolti a persone affette da disturbi della Salute Mentale e programmi di sostegno per le loro famiglie (dalla loro pagina chi siamo).
e non dir loro 10.000.000.000 (e anche più) volte “GRAZIE“?
3) i sentimenti di lode e – ancora – gratitudine per un Dio che mai mi abbandona e che riesce a tirar fuori un miracolo inaspettato dietro l’altro, per me, dalle macerie dei miei limiti e fallimenti? continua…
Prenditi una mezz’ora
6 settembre 2012 | Inserito da Luisa Lanari under anima, tempo, vita |
Questa foto, da me scattata nel 2003 nella piazza del Castello di Dublino, mostra una scultura fatta di sabbia, dove l’uomo viene immortalato al risveglio nel proprio letto, assonnato e stiracchiante, inchiodato alla sua sveglia, che gli ricorda inesorabilmente l’inizio di un nuovo giorno, denso di impegni e corri-corri vari.
La scultura mi aveva colpito molto allora e ancora oggi mi pare profondamente attuale: l’uomo è praticamente “crocifisso” al tempo che scorre. Infatti al posto dei chiodi ci sono le lancette e dietro, in un assurdo “moto statico”, ci sono degli ingranaggi, quelli di cui tutti siamo parte, magari senza accorgercene.
(more…)
Scrivimi, le giornate ormai si allungano…
2 luglio 2012 | Inserito da Luisa Lanari under anima, emozioni, forza, scrittura, vita |
Già nella pagina iniziale del mio sito “Emozioni in punta di penna“, sottolineavo l’importanza che ha per me la scrittura, come veicolo emozionale di apertura in primis verso me stessa e poi verso gli altri, magari come riscoperta di valori importanti ma dimenticati o affossati da tante altre cose della vita (che alla fine non si rivelano così prioritarie). (more…)
Commenti recenti